Tote bag – Once I was a pyjamas

Name: Tote bag – Once I was a pyjamas | Insight
SKU: PMIN800-PJ
Price: 6.60 EUR
Availability: InStock

Tote bag

Realizzata in cotone riciclato da indumenti usati, la Tote bag – Once I was a pyjamas di Insight è la seconda vita di t-shirt, pantaloni, e perché no anche pigiami.

Capiente e dotata di soffietto, è l’accompagnamento ideale per ogni giornata. L’ampio manico permette di portarla comodamente a spalla.

Dall’aspetto minimal ed elegante, in spesso cotone nero, la Tote Bag Insight è adatta ad ogni utilizzo. Ha stile e personalità, si racconta con autoironia e comunica al mondo che il rispetto del Pianeta, in questo caso delle materie prime e vergini, si raggiunge unicamente attraverso azioni concrete. Ispira gli altri con i valori della sostenibilità, raccontando anche della tua unicità.

6,60 €

Acquisto online riservato solo ai Saloni Insight Italia senza un distributore. A tutti gli altri Saloni Insight in Italia e all’estero chiediamo gentilmente di rivolgersi al distributore di zona o nazione.

Non sei un salone? Scopri il catalogo personal

Materiale e informazioni aggiuntive

La Tote Bag Once I was a pyjamas di Insight è realizzata 100% in cotone riciclato da indumenti usati.

Informazioni aggiuntive

La collezione Insight «Once I was» è realizzata nel rispetto delle persone e delle risorse del pianeta, scegliendo materiali riciclati che trasformano l’approccio etico in stile.

Secondo alcuni dati della Commissione europea il consumo di prodotti tessili nel Vecchio Continente ha il quarto impatto più elevato sull’ambiente e sui cambiamenti climatici, dopo l’alimentazione, le abitazioni e la mobilità.

Ogni anno un cittadino europeo getta in media 11 chilogrammi di prodotti tessili, meno dell’1% degli abiti usati viene riciclato e una grande massa di scarti di abbigliamento sommerge paesi come il Ghana. La spiaggia di Accra (Ghana) mostra gli effetti sull’ambiente della grande distribuzione di capi di abbigliamento a basso costo. Le balle di vestiti provenienti dai paesi ricchi, spiega Bloomberg in un articolo inchiesta sul fenomeno, sono sepolte nella sabbia: “Arrivano fino a due metri di profondità”, raccontano i pescatori locali.